La nostra terra
In Veneto da sempre la vite viene coltivata, ma nel corso dei secoli la coltura di questa pianta si è sempre più perfezionata, definita e radicata.
Prima del 1800, il vigneto specializzato era inesistente e il sostegno principale per la vite era un albero, si parlava infatti di “alberata”, ovvero un solo albero sul quale far crescere una o più viti.
Sul finire dell’Ottocento però vi fu una modernizzazione della coltura della vite ideando un nuovo sistema di impianto che comportò una serie di vantaggi contribuendo ad un incremento della coltivazione di questa pianta anche oltre i confini dell’area del Piave.
Durante tutto il ‘900 fino ai giorni nostri la vite è diventata componente autoctono delle nostre terre, rendendo la produzione del vino attività riconoscibile delle nostre zone, tant’è vero che la scuola enologica di Conegliano è punto di riferimento a livello nazionale ed internazionale: ne fu decretata l’istituzione dal re d’Italia Vittorio Emmanuele II con ordinamento speciale per la viticoltura e l’enologia e scelse come sede Conegliano in quanto luogo di tradizione viticola e di produzione del vino prosecco, le cui colline, nel luglio 2019, sono entrate a fare parte del patrimonio dell’UNESCO (il massimo organismo mondiale per la tutela dei beni culturali) facendo apprezzare al mondo intero valori e caratteristiche di un paesaggio rimasto autentico attraverso i secoli.